Nonostante la sconfitta di Sinner contro Alcaraz, l’Italia del tennis può festeggiare ancora: sono diventati sette
All’indomani del torneo di Indian Wells e con Miami al via, per l’Italia del tennis è già arrivata una bella notizia. Nonostante la delusione della sconfitta di Sinner in semifinale con Alcaraz, c’è davvero un bel motivo per sorridere.
In un torneo che ha regalato al nostro tennis anche lampi di Musetti e, in una settimana che ha restituito al tennis italiano un Berrettini in discreta forma, a conquistare le prime pagine dei giornali è stato Luca Nardi.
Il tennista pesarese, classe 2003, trionfando sul suo idolo di sempre, Djokovic, ha regalato al nostro paese l’impresa della settimana, quella che gli ha permesso non solo di guadagnare una notorietà mai avuta prima ma anche e soprattutto di salire in classifica, entrando in un club piuttosto elitario: la top 100 del ranking ATP.
Tennis, l’Italia fa il pieno nel ranking ATP: la situazione
Non solo Sinner. Adesso gli italiani in top 100 nel ranking ATP sono saliti a sette e il merito è proprio di Luca Nardi. La vittoria a sorpresa contro Nole gli ha regalato gioie concrete e primati impensabili. In un solo colpo, Nardi è diventato il più giovane tra i tennisti italiani ad aver vinto contro un numero uno al mondo.Contemporaneamente, è diventato anche il tennista italiano con il ranking più basso (era 123 durante Indian Wells) a riuscire in un’impresa titanica di questo tipo.
Impresa che meritava un premio anche aritmetico. Con i punti portati a casa in California, il tennista pesarese ha quindi fatto capolino nella top 100 ATP, attestandosi al numero 96 con 623 punti.
A fargli compagnia in un folto gruppo di sette tennisti pronti a regalarci tante emozioni ci sono, ovviamente, Sinner al terzo posto, Musetti al 24esimo, Arnaldi al 38esimo, Sonego al 53esimo, Cobolli al 63esimo e Darderi al 75esimo.
E l’ottima notizia per il tennis azzurro è che da sette, ben presto, i tennisti in top 100 potrebbero diventare anche otto, se non nove. Fabio Fognini, ancora battagliero in campo, si è riportato grazie al secondo turno raggiunto a Indian Wells nei pressi della top 100 (è al numero 103) mentre Berrettini, finalista nel Challenger di Phoenix, ha guadagnato dodici posizioni, attestandosi in 142esima posizione.
Considerata l’assenza dai tornei, un anno fa, a causa di un infortunio agli addominali, lo stesso Berrettini, almeno fino a Wimbledon, ha tutto da guadagnare per tornare anche lui in top 100, primo passo per una risalita verso le posizioni che gli competono.
