Squalifica per doping, ricorso respinto dal TAS: la sentenza ora è definitiva

La sentenza è definitiva e senza appello: il TAS ha respinto il suo ricorso e dovrà scontare la squalifica sino all’ultimo giorno

Parigi, 26 luglio 2024. Per la prima volta la cerimonia che inaugurerà le Olimpiadi estive non sarà all’interno di uno stadio ma, all’aperto, sulla Senna. Un evento spettacolare e partecipativo, al quale non parteciperà un atleta in passato già vincitore di una medaglia a cinque cerchi, la cui squalifica è stata confermata.

Doping conferma squalifica Alex Schwazer
Doping, respinto il ricorso dell’atleta (Ansa) – Sportduepuntozero.it

Una lotta, quella al doping, che scrive ogni anno capitoli nuovi e con risultati non sempre concordanti. Lo dimostra quello che è successo di recente nel mondo del tennis, con una sentenza che ha ribaltato tutto.

Sul banco degli imputati era finita la tennista rumena Simona Halep, ex numero uno al mondo che, in primo grado, era stata squalificata per 4 anni, il massimo della pena. Con i suoi avvocati ha fatto ricorso al TAS di Losanna e ha ottenuto ragione, vedendo la sua sospensione ridotta a soli 9 mesi, al punto che può già tornare a giocare.

Era stata trovata positiva al Roxadustat, un farmaco usato contro l’anemia, nel corso degli US Open 2022 e squalificata per quattro anni dall’International Tennis Integrity Agency. Secondo la tesi dell’accusa, poi accolta, Halep mostrava variazioni sospette del suo passaporto biologico e quindi non si trattava di assunzione accidentale.

Il suo coach, Patrick Mouratoglou, si era preso la colpa dicendo di averle consigliato un integratore a base di collagene che poi si sarebbe dimostrato contaminato. Il TAS poi ha dato ragione all’atleta: un’assoluzione con formula dubitativa che la riabilita, perché la sua non è stata una violazione dolosa.

Squalifica per doping, ricorso respinto dal TAS: niente Olimpiadi

Halep di nuovo in attività, quindi, ma non per tutti è stata così. Basta provare a chiedere conferma ad Andrea Iannone che ha dovuto scontare dal primo all’ultimo giorno, la squalifica di 4 anni per doping rimediata in MotoGP.

E poi il caso dei casi, quello di Alex Schwazer, oro olimpico nella marcia a Pechino 2008. Tutto era cominciato il 6 agosto 2012, a pochi giorni dalla 50 km di marcia delle Olimpiadi di Londra. Alex, una settimana prima, era stato trovato positivo all’eritropoietina ricombinante durante un controllo antidoping a sorpresa effettuato dall’Agenzia mondiale antidoping.

La sua confessione in una conferenza stampa pubblica era stata un’ammissione di colpa e quindi il il Tribunale Nazionale Antidoping lo aveva squalificato per tre anni e sei mesi. Aveva ripreso ad allenarsi con Sandro Donati, grande allenatore da sempre in prima linea nella lotta al doping. Alex ha gareggiato nella 50 km ai Mondiali a squadre di marcia a Roma vinse, ottenendo anche il pass per Rio 2016.

Alex Schwazer conferma squalifica addio Olimpiadi
Alex Schwazer non può partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024 (Ansa) – Sportduepuntozero.it

Ma il 21 giugno, ad un mese dal via, arriva a sorpresa un’altra positività su un campione prelevato a gennaio di quell’anno. Il test era risultato negativo ad una prima analisi, ma controlli più approfonditi avevano rivelato la presenza di metaboliti di testosterone nelle urine.

Nuova pesante squalifica, questa volta per 8 anni. Solo che il tribunale di Bolzano nel febbraio del 2021 aveva definitivamente archiviato la posizione di Schwazer affermando che l’atleta non si fosse dopato nel 2016, sollevando forti dubbi sulla regolarità dei prelievi e dei test.

L’altoatesino ha sperato nella Olimpiadi di Parigi, lo ha anche raccontato come concorrente dell’ultimo Grande Fratello Vip. Ma adesso è arrivata la decisione definitiva. Il TAS ha respinto il suo ultimo ricorso contro la decisione dell’Athletics integrity unit di World Athletics che si era opposta alla sospensione della squalifica di 8 anni per doping.

Ecco perché a Parigi non ci sarà anche se tecnicamente dopo l’estate potrà tornare a marciare in gara e riprovarci. Ha 39 anni, per le Olimpiadi di Los Angeles 2028, sempre che abbia voglia di farlo, la possibilità di qualificarsi c’è ancora.

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