Dichiarazioni inattese dopo il GP di Jeddah: botta e risposta con la Ferrari. Per il team di Maranello, un altro problema da risolvere
Il dubbio di ogni ferrarista che si rispetti, da qualche anno a questa parte, è uno solo: quando la ‘Rossa’ riuscirà ad eguagliare – e ovviamente battere – le Red Bull? Cosa manca?
Le recenti dichiarazioni di Charles Leclerc dal Paddock in Arabia Saudita hanno aperto un ulteriore fronte di riflessione a riguardo: “Con la Red Bull non siamo indietro sul DRS, le prime analisi ci fanno pensare al riscaldamento delle gomme“, ha riferito il pilota monegasco che ha parlato di difficoltà con gli pneumatici nel portarli a temperatura nella finestra giusta, soprattutto quando ricercava il sorpasso.
A questo punto è partito un botta e risposta, riguardo queste dichiarazioni di Leclerc e sui presunti (nuovi) problemi della Ferrari riscontrati nell’ultimo GP. Ne ha parlato proprio Pirelli. Il Chief Engineer Simone Berra, si è espresso a riguardo su Formulapassion, smentendo, di fatto, il pilota Ferrari
La risposta di Pirelli a Leclerc
“Il passo in gara non è dipeso dalla finestra di temperatura centrata, la composizione dell’asfalto dell’Arabia Saudita è differente da quella del Bahrain”, ha detto Berra che ha poi specificato come sia “più complicato per la ‘Rossa’ sfruttare il potenziale della gomma”.
Ma l’ingegnere capo di Pirelli ha escluso che il tutto dipenda dal riscaldamento degli pneumatici bensì “dal bilanciamento degli assi che deve essere perfetto“. Un appunto che in Ferrari, a questo punto, difficilmente verrà apprezzato. Berra ha aggiunto: “Leclerc nel Q3 ha dovuto fare due giri di preparazione ma non è andato troppo veloce. Questo dimostra come il riscaldamento non c’entri nulla, era pronto e non è riuscito a stabilizzare la prestazione della mescola“.
A questo punto dopo il problema con i freni nel GP di Bahrain e quelli con le gomme in Arabia Saudita, Vasseur dovrà trovare il prima possibile una soluzione. Non sarà semplice ma intanto serve farsi trovare pronto subito per cercare di limitare lo strapotere Red Bull, in attesa della rivoluzione già annunciata a partire dal 2025 con l’arrivo di Lewis Hamilton al posto di Sainz.
Hamilton che ha ben altri problemi da fronteggiare rispetto alla Ferrari. Due gare da dimenticare per lui e la sua Mercedes in quella che per Lewis è una delle peggiori partenze di sempre nella sua carriera in Formula 1.
