Un’icona del calcio italiano ci ha lasciat: grazie a lui è avvenuta una fondamentale innovazione nel mondo del pallone
Il calcio italiano ha salutato in questi giorni un’altra sua figura importantissima a livello sportivo, autore di una scelta epocale che ancora oggi influenza il mondo del pallone, non solo in Italia.
Non stiamo parlando né di un giocatore né di un dirigente di primo piano, ma nonostante questo ha saputo lasciare un impatto fondamentale sulla storia di questo sport. Il calcio, così come lo conosciamo oggi, deve tanto anche a colui che è ha promosso un’innovazione di cui oggi nessun club può fare a meno.
E’ scomparso Marino Mignini, imprenditore umbro il cui nome è legato a quello dello storico Pastificio Ponte di Ponte San Giovanni, vicino a Perugia. Mignini ebbe la grande intuizione, nel 1978, di associare il nome dell’azienda che dirigeva alla squadra del Perugia che ai tempi militava in Serie A.
Così, nella stagione 1978/1979, il Perugia del presidente Franco D’Attoma ha accettao di vestire sulla propria casacca il nome del pastificio locale. Si è trattato del primo sponsor di maglia della storia. In passato c’erano stati casi simili, come il Talmone Torino e il Lanerossi Vicenza, ma Mignini fu il primo a mettere un vero e proprio sponsor sulle maglie. E fu anche una scelta fortunata a livello sportivo, dato che quel Perugia arrivò poi eccezionalmente secondo in Serie A, senza mai perdere una partita.
Addio a Marino Mignini, icona del calcio italiano
Oggi è impensabile per un club calcistico non avere uno sponsor di maglia. La rivoluzione degli sponsor fu quindi un’idea di Mignini, come riporta in questi giorni la stampa umbra.
L’imprenditore perugino, che era anche Cavaliere al merito del lavoro, è morto lo scorso 11 marzo nella sua città natale, lasciando un vuoto enorme. È stato ricordato soprattutto dal mondo dell’imprenditoria locale ma come abbiamo visto anche in ambito sportivo. Tanti i messaggi di cordoglio pubblicati sui social anche da fan club del Perugia Calcio, club che ora milita in Serie C.
Nato nel 1933, è entrato giovanissimo a lavorare al Molino e Panificio Ponte, all’inizio degli anni Sessanta. In breve, Mignini scalò le gerarchie societarie fino a diventare amministratore delegato dell’azienda.
Sotto la sua gestione, il pastificio perugino divenne un importante marchio a livello nazionale e internazionale. Poi, nel 2007 fondò la società Mignini & Petrini, che oggi è amministrata da suo figlio Mario.
