Non tutti i calciatori, anche quelli che hanno accumulato guadagni importanti, riescono a gestire con oculatezza il proprio patrimonio. Lo conferma quanto accaduto a un ex campionissimo di Serie A
L’incubo più ricorrente di ogni uomo ricco è scoprirsi povero all’improvviso. Spesso rimane solo un brutto sogno, a volte diviene terribilmente reale e concreto. La storia dello sport da questo punto di vista è piena di casi di grandi campioni che, nel corso della propria carriera, hanno accumulato enormi ricchezze poi dilapidate per le più svariate ragioni.
Il mondo del calcio non fa eccezione da questo punto di vista. Non si contano ex giocatori, anche di livello internazionale, che per diversi motivi hanno visto perdere tutto quello che avevano guadagnato. C’è addirittura chi ha trascorso l’ultimo segmento della propria vita in condizioni di povertà assoluta e di totale indigenza.
Uno degli esempi più eclatanti e malinconici è il leggendario Garrincha, fenomenale ala destra del Botafogo e della Nazionale brasiliana, campione del mondo nel 1958 e nel 1962 che morì malato e in stato di abbandono. Ora un altro ex campione brasiliano, anche lui campione del mondo, da qualche tempo non se la passa bene.
Non siamo per fortuna ai livelli di Mané Garrincha, tutt’altro. Il calciatore in questione gode di ottima salute e con ogni probabilità riuscirà a risolvere i suoi problemi di natura economica, ma di certo non fa piacere a nessuno mettere in vendita i beni di famiglia per uscire dai guai.
Un ex Milan è nei guai: deve restituire debiti per oltre tre milioni di euro
Stiamo parlando dell’ex terzino destro capitano del Brasile campione del mondo del 2002, Marcos Evangelista de Moraes, meglio conosciuto come Cafu. Cinquantatre anni, stella del San Paolo fino al 1997 e poi per sei anni indimenticato punto di forza della Roma, con la quale conquistò il titolo di campione d’Italia nel 2001, Cafu ha poi fatto le fortune del Milan dove vinse lo scudetto nel 2004.
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Cafu è tornato in Brasile dove ha fondato la Capi Penta International Player, una società ad hoc dedita alla gestione della carriera di agenti e calciatori. Ora nel 2019 questa società ha dichiarato fallimento e l’ex terzino si è trovato nelle condizioni di restituire cifre importanti si suoi creditori.
Si tratterebbe di circa 3,3 milioni di euro. Il più pesante dei debiti di Cafu è verso una banca, il Banco Industrial, a cui dovrebbe corrispondere ottocentomila euro. Secondo la stampa brasiliana Cafu sarà costretto, con tutto il dispiacere del caso, a mettere all’asta la sua villa di San Paolo che ha un valore stimato di 7,4 milioni di euro.
