Formula 1, Wolff è una furia: “Pugno sul naso”

Toto Wolff è davvero furioso per l’esito del Gran Premio d’Australia e per questo inizio di stagione: le sue parole sono emblematiche

Toto Wolff aveva ben altre aspettative per Melbourne ma ha dovuto portare a casa un doppio ritiro con Hamilton e Russell. Ora anche la sua figura è in discussione.

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Toto Wolff, non certo l’inizio di Mondiale che si aspettava (Ansa) – Sportduepuntozero

Doveva essere il week end del riscatto si è trasformato in un fine settimana da incubo. La Mercedes arrivava a Melbourne con buone carte da giocarsi e un venerdì che sembrava incoraggiante. La W15 è nata sicuramente meglio della vettura dello scorso anno ma vedendo i risultati delle prime tre gare non si direbbe.

Al momento il team anglo-tedesco è la quarta forza del lotto, ampiamente alle spalle di Red Bull, Ferrari e McLaren. Hamilton e Russell hanno collezionato in Australia un doppio zero difficilissimo da digerire, senza mai essere in lotta per le posizioni che contano.

Hamilton non ha fatto nemmeno in tempo a completare la prima metà del GP che ha dovuto alzare bandiera bianca per problemi alla power unit. Dal canto suo il più giovane compagno di squadra ambiva ad arrivare almeno sesto ma, dopo aver trascorso diversi giri alle spalle di Alonso, ha commesso un grave errore finendo contro il muro.

Mercedes, Toto Wolff analizza la crisi: a Melbourne un pesantissimo doppio zero

Intervistato da Sky UK al termine della gara Toto Wolff è apparso furioso e sconsolato, ammettendo che qualcosa al momento non va. Anche lui è finito in discussione nel ruolo di team principal (è anche co-proprietario della scuderia) e a questo ha risposto: “Chiedermi se sono la persona giusta per risollevare il team è una domanda onesta, ma lasciare non è la risposta”.

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Sfogo clamoroso in casa Mercedes (Ansa) -Sportduepuntozero ANSA)

Wolff poi aggiunge: “Vedendo il risultato dello scorso anno qui a Melbourne di Ferrari e McLaren e ritrovarli così davanti a noi da un lato mi fa venire voglia di tirarmi un pugno sul naso. Dall’altro dobbiamo capire che le cose possono cambiare velocemente e continuare a crederci”. 

Insomma il manager austriaco è apparso piuttosto critico anche nei confronti del suo stesso operato ma sa benissimo che con il lavoro e con gli sviluppi si può sovvertire questo tipo di realtà con il passare della stagione. Il futuro resta però un’incognita anche per lui. Vedremo se a Suzuka, le cose andranno meglio

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