Condizioni spaventose: Ferrari, l’immagine parla chiaro

Immagini impressionanti quelle emerse sulla Ferrari. In Gara non se ne era accorto davvero nessuno 

Dai primi due GP della stagione in Formula Uno, si è usciti con la sensazione, rafforzata, dello strapotere da parte della Red Bull. Al momento, difficile, se non impossibile, attaccare la supremazia della scuderia campione del mondo. Anche se la Ferrari ha mostrato grandi segnali di crescita.

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Ferrari, è successo durante il GP di Arabia (LaPresse) – Sportduepuntozero.it

Due podi, in Bahrain e in Arabia Saudita, uno per Carlos Sainz e uno per Charles Leclerc, a dimostrazione del fatto che la vettura appare competitiva e ben bilanciata. Il lavoro di sviluppo sulla SF-24 è stato positivo, anche se ancora non basta per puntare in alto.

I dati emersi dalle prime due gare danno ottimi spunti su cui lavorare, alla ricerca di possibili aggiornamenti per il futuro. Vedremo come andrà in Australia, a Melbourne. Dove dovrebbe tornare Carlos Sainz, dopo l’assenza di Jeddah per l’operazione di appendicite.

Lo spagnolo è stato sostituito più che degnamente dal giovanissimo Oliver Bearman. Il pilota della Academy Ferrari, 18 anni, catapultato all’improvviso in Formula Uno, se l’è cavata alla grande. In qualifica, ha sfiorato il passaggio in Q3 per giocarsi la pole tra i migliori dieci. In gara, ha concluso addirittura settimo, davanti a piloti come Norris ed Hamilton. Per Oliver, tuttavia, è stato un debutto durissimo nella classe regina del Motorsport.

Ferrari, debutto choc per Bearman: cosa è successo a lui e alla monoposto

A fine gara, Bearman ha confessato di essere molto dolorante al collo. Naturale, per un pilota come lui, proveniente dalla Formula 2, non abituato alle maggiori velocità e alle ripetute sollecitazioni in gara di una vettura di Formula 1.

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L’abitacolo di Oliver Bearman: testimonianza di una gara durissima per il giovane pilota – Sportduepuntozero.it

Tra accelerazioni e frenate, la forza esercitata sul fisico di un pilota professionista è considerevole e occorre una grande resistenza. Si arriva fino a 4,5 G, vale a dire quattro volte e mezza oltre la gravità terrestre. La testimonianza arriva da queste immagini emerse durante la gara. La pressione è stata tale da deformare anche l’abitacolo della Ferrari, nella posizione di lato alla testa di Bearman.

Si capisce che correre in queste condizioni per Bearman sia stato un vero e proprio battesimo del fuoco. Prova superata, in ogni caso, per un giovane talento che sembra avere le carte in regola per una grande carriera.

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