Max Verstappen che già ha avuto il suo da fare per contenere le sfuriate di papà Jos, incassa un verdetto a sorpresa
In pista, per le statistiche, nulla è cambiato. Dopo i primi due GP della stagione – in Bahrain e in Arabia Saudita – il verdetto è sempre lo stesso: Max Vertsappen che domina, seguito a ruota dal compagno di scuderia Sergio Perez. Insomma, la Red Bull continua a monopolizzare podi e trofei come del resto fatto nelle ultime due stagioni. Tuttavia, non tutto va nel verso giusto.
Le feroci polemiche interne hanno segnato il weekend di Jeddah, lasciando spazio a smentite, sfuriate, colpi di autorità e prese di posizione. Il caso Horner – il team principal della casa di MIlton Keynes è stato accusato di comportamenti inappropriati con una sua dipendente – ha scoperchiato contrasti e rancori che evidentemente covavano da un po’.
Jos Verstappen, il padre di Max, è letteralmente sbottato. Sparando a zero sul dirigente britannico e dichiarando espressamente che la Red Bull potrebbe finire in malora se Horner non dovesse essere allontanato il prima possibile. Si è fatta allora difficile anche la posizione del tri campione del mondo, diviso tra la difesa degli interessi aziendali e l’impossibilità di andare contro le opinioni paterne.
Sembra evidente come Max non possa uscire totalmente allo scoperto. In questo bailamme di voci e indiscrezioni, si è inserito anche Helmut Marko che, stavolta, ha parlato degli equilibri interni tra i due piloti Red Bull.Le sue considerazioni non sono passate inosservate.
Red Bull, Marko stupisce tutti
Protagonista di un lungo intervento sulle colonne del portale ‘Speedweek.com’, l’ex pilota austriaco ne ha un po’ per tutti. Dopo aver implicitamente tentato di mettere zizzania in casa Ferrari esaltando la prestazione del debuttante Bearman, il dirigente ha parlato degli equilibri interni al suo team.
“Il debutto di Oliver Bearman con la Ferrari è stato sensazionale. In alcuni frangenti è stato quasi alla pari di Charles Leclerc su un circuito selettivo come quello di Jeddah. Ma ora cosa fa la Ferrari? Hanno già Hamilton e Leclerc, entrambi con contratti a lungo termine, e Bearman è un super talento…“, ha detto in modo sibillino il gran consigliere della Red Bull. Che poi è passato alle gerarchie di casa propria.
“Max è un campione quando deve gestire un posteriore nervoso: lì riesce a fare la differenza. Perez è invece a suo agio in altre condizioni. Nel 2022, quando la Red Bull era in sovrappeso, Checo riusciva ad essere molto veloce con una macchina sottosterzante e il retrotreno stabile. Quell’anno avrebbe vinto a Jeddah se la Safety Car non l’avesse beffato. Nel 2024 abbiamo deciso che Perez non farà esperimenti e avrà lo stesso assetto di Max“, questa la rivelazione importantissima di Marko.
Si prevedono insomma altre lotte all’interno di un team superiore dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica, ma in difficoltà per quello che riguarda la stabilità dei rapporti di forza.
