Boxe, Fabio Turchi squalificato per doping: lungo stop

Brutte notizie arrivano dalla boxe italiana con Fabio Turchi che è stato squalificato per otto mesi per doping. Si può parlare di carriera finita per lui?

Il pugile ha dimostrato di essere personaggio di grandissimo valore tecnico, speriamo di poterlo vedere nuovamente sul ring scontata la sanzione.

Turchi e il doping
Fabio Turchi squalifica doping – Foto Ansa – sportduepuntozero.it

Il 23 febbraio scorso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna si era pronunciato su Turchi dopo l’appello proposto da Nado Italia attraverso quella che era stata la decisione un anno fa del Tribunale Nazionale Antidoping. La sanzione nei confronti dell’atleta è arrivata per aver violato l’articolo 2.1 CSA con una squalifica di ben otto mesi a decorrere dalla data di quello che è stato il lodo.

Si tratta di uno stop pesante per il pugile classe 1993 di Firenze che potrebbe segnare la fine della sua carriera, anche se il pubblico sui social ha invocato a gran voce il suo orgoglio di vederlo ancora una volta muoversi tra i professionisti ad altissimo livello.

Fabio Turchi, una carriera di successi

Fabio Turchi è nato a Firenze il 24 luglio del 1993 e per l’altezza di 187 centimetri appartiene alla categoria dei pesi massimi leggeri. Figlio dell’ex campione italiano, sempre di boxe, Leonardo, ha debuttato tra i dilettanti nel 2008 quando aveva appena 15 anni. In questo inizio importante ha disputato ben 115 incontri con appena 7 sconfitte. Tra i successi di quel periodo possiamo parlare di un bronzo ai mondiali giovanili e un argento alla primissima edizione delle olimpiadi giovanili dove aveva perso in finale contro Lenier Pero.

Fabio Turchi e la squalifica
La squalifica di Fabio Turchi – Foto Ansa – sportduepuntozero.it

La prima grande vittoria arriva nel 2013 quando vince un oro categoria pesi massimi leggeri ai Giochi del Mediterraneo di Mersin. Tra i professionisti esordisce il 31 ottobre del 2015 e da quel momento si guadagna il soprannome di The Stone Crusher vincendo il primissimo round per Ko. Il 23 dicembre del 2016 ha conquistato un titolo importante e cioè quello italiano dei massimi leggeri superando Maurizio Lovaglio.

Nel luglio del 2017 arriva un grande successo con la vittoria del WBC Silver superando Cesar David Crenz. Nell’aprile del 2019 a Firenze invece vince la finale dei massimi legegeri WBC contro il finlandese Sami Enbom superando anche lui al primo round con un ko.

Il controllo antidoping che ha portato alla squalifica è arrivato nel giugno del 2022, positivo al test. Da lì un percorso che aveva portato alla sospensione cautelare e poi nel gennaio del 2023 alla definitiva assoluzione perché ritenuto incolpevole dei fatti e in buona fede.

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