Berrettini subito protagonista al rientro in campo, il balzo nel ranking Atp è considerevole. E nelle prossime settimane…
A causa di un grave infortunio alla caviglia rimediato allo US Open, Matteo Berrettini ha concluso in anticipo il 2023 perdendo numerose posizioni in classifica.
Berrettini ha poi cominciato la preparazione in vista della nuova stagione ma presto si è accorto di non essere ancora pronto fisicamente e si è preso ulteriore tempo prima di tornare a competere. Il suo rientro in campo, inizialmente previsto a gennaio, è avvenuto alla fine durante la scorsa settimana, quando, dopo uno stop di oltre sei mesi, sul cemento di Phoenix per un torneo Challenger di categoria 175.
Pronti via, l’azzurro è stato subito protagonista, sfruttando al meglio la Wild Card concessagli dagli organizzatori. Matteo, infatti, anche un po’ a sorpresa, si è spinto sino in finale regolando nell’ordine Hugo Gaston (3-6, 6-3, 6-1), Arthur Cazaux (3-6, 6-1, 7-5), Terence Atamane (3-6, 7-6, 7-6) e Aleksandar Vukic (7-6, 7-6). Poi, nell’ultimo atto, si è arreso al portoghese Nuno Borges (7-5, 7-6), campione in carica del torneo ed attuale 61esimo nel ranking Atp.
Berrettini, la finale a Phoenix è valsa un balzo in classifica. E adesso…
La bella cavalcata condotta in Arizona, oltre ad una massiccia iniezione di fiducia, è valsa a Berrettini un considerevole balzo nel ranking. Si pensi che alla vigilia del torneo, Matteo era numero 154. Ora è salito, invece, in 142esima posizione, un bottino di dodici posizioni guadagnate che, a breve, potrebbe anche lievitare dato che l’azzurro sarà di nuovo in campo negli Usa per un evento di maggiore portata.
Berrettini, infatti, questa settimana (e si spera anche la prossima) sarà impegnato nel Masters 1000 di Miami, ultimo torneo sul cemento americano prima della parentesi sul rosso europeo. In Florida, l’azzurro ha nulla da perdere e tutto da guadagnare in termini di punti dato che, nel 2023, è uscito di scena al primo turno contro Mckanzie McDonald.
Dunque, una striscia di vittorie potrebbe valergli un nuovo balzo verso la top 100. E i margini di guadagno sono ancora più ghiotti se si guarda proprio alla terra battuta, poiché lo scorso anno Matteo ha salto quasi interamente la lista di eventi che conducono al Roland Garros, secondo Slam dell’anno. Staremo a vedere come se la caverà. Certo è che il debutto stagionale si è rivelato più positivo del previsto dopo oltre sei mesi di assenza.
