Caos totale in casa Atalanta, l’attacco è durissimo

Accuse pesantissime per un giocatore dell’Atalanta: un ex, ora grande avversario, attacca un calciatore nerazzurro per questioni che vanno al di là del calcio

C’è aria di tempesta in casa Atalanta. La squadra allenata da Gian Piero Gasperini sembra dover pensare non solo ai risultati negativi arrivati nelle recenti giornate di campionato, con l’ultima vittoria in Serie A risalente al 17 febbraio (3-0 in casa contro il Sassuolo), ma anche a questioni extra campo.

Uno dei calciatori del club bergamasco, infatti, ha ricevuto un pesante attacco via social da parte di un ex compagno di squadra per questioni legate alla guerra tra Russia ed Ucraina.  Stiamo parlando di Aleksej Mirančuk, trequartista russo della Dea e Ruslan Malinovskiy, ucraino, ora al Genoa dopo la precedente cessione dell’Atalanta all’Olympique Marsiglia.

Mirančuk ha preso parte a una partita amichevole della sua Nazionale, esclusa da tutte le competizioni internazionali in seguito all’attacco russo in Ucraina. Nell’amichevole citata, la Russia ha sconfitto per 4-0 la Serbia. Risultato al quale ha contribuito anche lo stesso Mirančuk che, al decimo minuto della ripresa, ha realizzato il gol del momentaneo 3-0.

Atalanta, Malinovskiy attacca duramente Mirančuk sui social

L’Atalanta ha quindi condiviso sui propri canali social il post della Federcalcio russa che celebrava il gol del numero 59 nerazzurro, facendogli i complimenti. Un gesto che ha fatto infuriare Malinovskiy. L’attuale centrocampista genoano ha infatti scritto un messaggio decisamente polemico su X, definendo l’ex compagno di squadra “Un buon contribuente del terrorismo russo. Ogni giorno per due anni“.

Il post è stato accompagnato da foto delle macerie causate nel conflitto in Ucraina dai ripetuti bombardamenti dei russi. Alle immagini è seguito un altro messaggio, di poco successivo, nel quale Malinovskiy si è rivolto direttamente all’ex compagno, chiedendogli se queste gli ricordassero qualcosa, facendo esplicito riferimento alla città di Kharkiv.

Non sono mancati, naturalmente, attacchi e polemiche sotto i post, con alcuni tifosi atalantini che hanno attaccato pesantemente il loro ex beniamino, protagonista in tanti match in Serie A e coppe europee.

Altri, invece, si sono chiesti cosa fosse successo visto che, poco dopo lo scoppio del conflitto, quando ancora giocavano entrambi in nerazzurro, i due calciatori avevano voluto mandare un messaggio di pace con un famoso abbraccio raccontato dall’allora compagno di squadra Matteo Pessina, ora capitano del Monza